08 marzo 2011

Riflessioni su Cuba: Benicio del Toro ha iniziato all'Havana le riprese di "7 dias en la Habana" film corale di sette registi famosi

Il 4 Marzo scorso sono iniziate le riprese del film "7 dias en la Habana", una coproduzione franco-spagnola della Morena films e Film house, che vedrà uniti sette registi, tra i quali Benicio del Toro, impegnati nel rappresentare una fotografia contemporanea di un'Havana eclettica, con una visione giovane mirata al futuro.

Il film sarà un ritratto della Cuba contemporanea, composto da sette episodi, ogni corto di 15 minuti rappresenterà un giorno della settimana, con un obiettivo comune, catturare con le diverse sensibilità degli autori, l'energia e la vitalità che fanno dell'Havana una città unica.

Lontana dalla visione turistica, la pellicola ha lo scopo di esprimere l'anima della città, con i suoi quartieri, atmosfere, generazioni e culture differenti.
Le sette storie avranno argomenti differenti tra loro, mantenendo però molti punti in comune, per creare così un'unica atmosfera drammatica. Le location saranno quelle più famose ed emblematiche dell'Havana, dall'hotel Nacional al malecon.

I registi impegnati nel progetto sono: Benicio del Toro, per la prima volta dietro la macchina da presa; Julio Medem, spagnolo; Pablo trapero, argentino; Juan Carlos Tabio, cubano, famoso per essere l'autore di Fragola e cioccolato; Laurent Cantet, francese; Elia Suileiman, palestinese; Gaspar Noè, argentino.

Per la realizzazione del film si sono dovuti affrontare molti problemi, non solo logistici, come nel caso di Benicio del Toro, che a causa dell'embargo statunitense potrà realizzare solo un documentario e non una fiction, per ovviare al pagamento imposto dalle autorità americane.

Il suo episodio dal titolo "El Yuma" (lo straniero n.d.t.) aprirà il film. Ha iniziato le riprese per primo, venerdì scorso, nel quartiere el Vedado. L'episodio tratterà di un turista americano che alloggia nel famoso hotel Nacional e che viene "abbordato" da un tassista che lo accompagna in un giro "alternativo" per la città, sino a quando approdano all'alba , ad uno show di transessuali, da lì inizia la "locura".

Il film si prefigge lo scopo di mostrare la città meno conosciuta, il lato B dell'Havana, raccontando le storie da ottiche differenti, con un equilibrio tra un linguaggio pittoresco e uno più profondo, affinchè non sia solamente una "cartolina" dell'Havana.

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