20 settembre 2009

Fuggire da Cuba: traffico di esseri umani tra Cuba e Messico

Il 26 Agosto scorso 19 giovani cubani, di un'età compresa tra i 18 e i 30 anni, si sono imbarcati illegalmente verso il Messico. Dopo quattro giorni di sfiancante navigazione sono arrivati in prossimità delle coste messicane, dove una lancia li ha accompagnati a Puerto Morelos, lì sono stati caricati su due camioncini dei trafficanti, dividendo gli uomini dalle donne.
Le quattro ragazze del gruppo sono scomparse.

Sono rimasti sequestrati 13 giorni nella Casa de la Supermanzana 75, in questa città.
Poi componenti del gruppo denominato "Zetà" (dotato di divise e armi della polizia costituisce il braccio armato dei narcotrafficanti del Cartello del Golfo) incaricati di gestire il loro viaggio, quando hanno notato che non avevano con loro del denaro hanno estorto loro i nomi e l'indirizzo dei famigliari negli Stati Uniti, per chiedere un riscatto di 10.000 dollari a persona.
I 15 cubani sono stati percossi, torturati e mutilati e sono state scattate delle foto da spedire ai famigliari.

La settimana scorsa l'Esercito messicano li ha finalmente liberati.
La casa dove erano sequestrati i cubani è intestata al cubano-americano Distan Farradez Ulloa detto "El tristan", accusato ora di traffico di esseri umani.
Le quattro ragazze sono ancora scomparse e le autorità le stanno cercando indagando sulle relazioni di Ulloa con altri membri del gruppo "Zetà".

Tratto da Conexion Cubana

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