22 maggio 2009

La politica di Cuba: petrolio vs. ideologia

da Generacion Asere
Secondo un articolo del giornalista Nick Miroff del quotidiano Washington Post, la chiave per la fine dell'embargo commerciale tra gli USA e Cuba potrebbe trovarsi nascosto nelle profondità del Golfo del Mexico.

Dichiarazioni del Governo cubano e ricerche speleologiche statunitensi hanno confermato la presenza di un enorme giacimento (tra i 20.000 e i 40.000 milioni di barili) di petrolio, situato al largo della costa nord-est dell'isola, quantità sufficiente per trasformare il piccolo paese nel Qatar dei Caraibi.

Anche se le perforazioni in acque cubane da parte di società straniere è ancora nella sua fase sperimentale e gli ostacoli (tecnologici e politici) sono significativi, i legami commerciali tra Cuba e gli USA sono passati da 7 milioni di dollari nel 2001 a $ 718 milioni nel 2008.
Quindi, alla fine la domanda che ci sovviene oggi è: Saranno i recenti avvicinamenti tra Washington e l'Havana incentivati anche da un forte odore di petrolio?

Grandi riserve al di fuori della frontiera nord-americana, così come la legge della domanda e dell'offerta (motore economico del capitalismo) inclina oggi vari analisti politici a pensare che rispetto alla controversia Cuba-Stati Uniti, oggi le attuali necessità energetiche del XXI secolo, prevalgono sopra al retaggio ideologico della "guerra fredda" del XX secolo.

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