16 gennaio 2009

Riflessioni di Rob: forse bisogna essere più presenti

Un commento illuminante mi ha fatto riflettere su qualcosa che non avevo considerato. Brando è un ragazzo cubano che vive in italia, da qualche temppo commenta alcuni miei post, sempre in modo intelligente e rispettoso.E' da poco tornato da Cuba e ha commentato uno dei miei ultimi post, così, mi permetto di pubblicarlo perchè, secondo me, può essere una svolta nella visione di ciò che noi (ognuno con le sue necessità e desideri) abbiamo del cambio a Cuba.

Forse promuovere un cambiamento è molto più facile e meno teorico.Forse partecipare "fisicamente" alla vita ed alla realtà cubana, con una presenza più concreta sia da parte dei cubani all'estero che da "stranieri" che amano l'isola ed i suoi abitanti, può davvero stimolare un cambiamento economico e sociale, quello politico forse richiede una transizione più "morbida"... Non saprei, però trovo stimolante vedere la possibilità di agire direttamente, con una presenza fisica, per "partecipare" al "cambio". Ecco il commento di Brando, che ringrazio con simpatia, ciao Brando e restiamo in contatto, Rob:


Ciao rob sono tornato dall'avana due giorni fa e, mi piacerebbe tanto raccontarti qualcosa di nuovo, ma lascio fare alla tua immaginazione...!
Una cosa di positivo però l'ho notata e mi fa piacere, ogni bimestre che passa la colonia di italiani residenti all'avana è sempre più folta, pensionati, imprenditori ed anche gente che ha forse capito che trascorrere l'inverno europeo a cuba non fa poi così male..anzi.
E guarda a caso las Paladares habaneras e le discoteche stanno in piedi grazie a gli italiani.
Sul fatto del 50esimo anno della revolucion e perciò che riguarda il ''CAMBIO'' be, penso che chi voglia veramente stare a cuba ma aspetta che qualcosa cambi corre il rischio di portarsi questo auspicio nella tomba senza vederlo realizzato. Non voglio essere disfattista, ma con questo voglio dire che l'unica maniera per far cambiare cuba sia la partecipazione fisica, in primis da parte dei cubani all'estero e poi da tutti coloro che amano cuba.
ps: ti faccio ancora una volta i complimenti per il blog veramente interessante ed essenziale.
CIAO BRANDO

5 commenti:

GaviotaZalas ha detto...

Me pare ricordare che Brando ha un blog, forse sbaglio.
Quando vado a Cuba participo in primis da tutta la vita ansi mi piacce andare e viverla como la facceva una volta , prendo la Guagua , el ex-camello, ancora faccio autostop, la ultima volta sono andata por fino a una escursione en guagua "Giron" con los Pioneros - ho fatto pubblicato fotos e un post a proposito di quello viaggio- molto carino-.
Personalmente desidero un CAMBIO ma non perdo il sogno perche sono i cubani della isola quelli che devono desidere e lottare per il "cambio verso la democrazia".
Penso che tante cose non si regalano , ni possiamo dal estero exportarle una di questa cose e la LIBERTA.

Brando ha detto...

Ciao Gaviota, no non ho un blog, preferisco visitare quelli degli altri anche perchè non eccello in quanto a fantasia.
Se parli da semplice turista il tuo commento ci può stare, non so cosa tu intenda per ''lottare'', penso che essendo cubana tu sappia che già di per se vivere a Cuba è una lotta quotidiana e che l'unico mezzo in possesso del popolo per reclamare i propri diritti sia il dialogo, arma impossibile da utilizzare per i motivi che tutti conosciamo.
Nessuno mette in discussione le tue idee, ognuno ha aspirazioni e prospettive di vita diverse...

GaviotaZalas ha detto...

Ciao Brando, forse sono io a non capire cosa vuole dire con la "partecipazione in primis"
Non posso fare la turista al mio paese perche mi causa tanto dispiacere godere su la schiavitù di altri e peggio quando gli altri sono i mie compatrioti,,,sento solo una grande angoscia quando ritorno e vedo tutto peggio di una volta, si non ci fosse la mia famiglia, non ritornare, e questo lo dico con tanto dispiacere.
saluti

GaviotaZalas ha detto...

He leido tantas veces este post, no habia entendido que Brando era cubano, asi que ahora entiendo menos de antes, los "cambios in primis" de parte de los q vivmos fuera.
Pienso difundir la realidad de Cuba a traves de los blog - u otras vias- , puede ayudar a cambiar la imagen de paraiso de TODOS y para el bien de TODOS, si estos blogs vienen escritos por Cubanos desde la isla mejor.

Pensar q fuera de Cuba - en el cruel capitalismo -que existen blogs escritos por personas en la càrcel, se imaginan un blog escrito directamente de Oscar Elias Biscet u otro prisionero politico cubano ??? ,,,saludos.

Roberto Ferranti ha detto...

Gaviota, la tua passione è emozionante, hai tutte le ragioni, ma forse per noi (quelli di fuori) è più facile "vedere" la realtà cubana. Quelli che sull'isola ci vivono, e magari non hanno famiglia all'estero, hanno bisogno di misure più concrete e meno teoriche. L'idea di iniziare a partecipare attivamente alla realtà dell'isola è un cammino interessante che merita considerazione, può essere una via verso il cambio. Un abbraccio Rob