24 gennaio 2009

Repressione a Cuba: chi non ha un lavoro "regolare" rischia il carcere

da Cubanite
Dopo qualche anno dal "trionfo della rivoluzione", entrò in vigore a Cuba una legge, la "ley del vago", secondo la quale tutti i cittadini cubani adulti dai 18 ai 60 anni, se non impegnati nello studio o in un lavore regolare, meglio se per lo Stato, potevano essere messi in prigione.
Qui un discorso di Fidel Castro pronunciato il 30 Giugno 1963.

Negli ultimi decenni la legge era in disuso, ma la "bola" della strada dice che prossimamente verrà applicata con severità. Gli uomini adulti dai 18 ai 60 anni senza lavoro possono essere puniti con il carcere o con il lavoro forzato "volontario".

Un giro di vite contro "l'arte di arrangiarsi", le "libere" picccole imprese, quelle attività "illegali" che hanno fatto l'economia dell'isola e che continuano ad essere l'unica possibilità di sporavvivenza per i cittadini.
Senza considerare che sono proprio queste attività "parallele" a sostenere un'economia che, altrimenti, non permetterebbe al cittadino medio di comperarsi nemmeno un paio di scarpe! Rob.

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