28 gennaio 2009

La politica di Cuba: c'è chi chiede a Obama di non incontrare Raul (?)

Ecco un estratto da una lettera di Enrique Santos & Joe Ferrero al presidente Obama, con la quale chiedono al presidente degli USA di non incontrarsi con Raul fino a quando non saranno liberati i prigionieri politici e di coscienza a Cuba.
Sono indubbie le richieste che avanzano a Obama, ma allo stesso temppo continuo a chiedermi: l'incontro non potrebbe essere proprio l'occasione per liberare incodizionatamente i dissidenti in prigione a Cuba? Però basta con queste intransigenze! Che pensano che Raul, Fidel, tutta la nomenclatura cubana improvvisamente rinneghino le loro azioni? Solo con una mediazione si può ottenere qualcosa.
Agire in modo duro, avanzare riciheste impossibili mi fa pensare di più a chi cerca l'ultima scusa per non volere che le cose cambino veramente...

[...] Nei mesi e nelle settimane precedenti alla sua elezione lei ha dichiarato che è disposto a riunirsi con Raul Castro e pemettere "visite famigliari e rimesse illimitate all'isola" [...]
Basta con l'affermare che la politica del passato è servita solo per separare le famiglie cubane. [...] Per questo le chiediamo di fare qualcosa che nessuno dei suoi predecessori è riuscito a fare, ottenere la liberazione incondizionata di tutti i prigionieri politici detenuti a Cuba, e che Cuba permetta l'entrata nel paese di gruppi internazionali di Diritti Umani per poter monitorare le azioni politiche sul territorio cubano.

In nome de "Le dame di bianco", mogli e altri parenti di dissidenti e giornalisti indipendenti incarcerati, di tutte le famglie -incluso i nostri genitori e nonni deportati dal loro paese, dalla loro libertà e dalle loro vite- così come in nome delle innumerevoli persone morte cercando di scappare da Cuba con la speranza di trovare la libertà che questo paese offre., o che sono morte vittime del regime dei Castro [...] noi le chiediamo e imploriamo il suo aiuto. [...] noi le chiediamo che non si incontri con Raul Castro nè con nessun altro dirigente cubano, a meno che Cuba acconsenta, come una condizione necessaria, a liberare tutti i prigionieri politici e a permettere che gruppi internazionali indipendenti di Diritti Umani entrino a Cuba per monitorare le azioni politiche sull'isola che tutti amiamo.

4 commenti:

Brando ha detto...

Penso che tra tutti i termini impiegabili per definire questa gente il più adatto sia...(boh)? be non ha importanza, ormai ho imparato a comportarmi con loro un pò come faccio quando leggo il granma, sai, quando leggo il giornale cubano online non lo faccio ne perchè simpatizzo per il Fifo & co. ne tantomeno perchè spero da un giorno all'altro di trovarci scritto qualcosa di nuovo, semplicemente lo leggo per essere al corrente delle opinioni delle varie parti. Così faccio anche quando navigo nella blogosfera cubana (monopolizata dai cubano-americani), li leggo ma non gli dò peso, perchè così come nel gramma, sono convito che neanche da loro domanì, troverò nulla di nuovo...!
Si proprio loro, quelli che stanno a 90 miglia da La Habana, questa e se non altro un'ulteriore dimostrazione del loro egoismo e della loro mancanza di fantasia.
Be io spero si che Obama sia il primo a fare quel qualcosa che nessuno dei suoi predecessori è riuscito a fare fino ad ora, vale a dire, una volta tanto pensare ai cubani ,si, ma a gli undici milioni che stanno sull'isola, vittime di un embargo ricordiamolo, voluto non dai predecessori di Obama ma dai loro ''fratelli'' di Miami.
Brando

Anonimo ha detto...

Io leggo quando leggo QUALSIASI giornale, sembra che OGNI notizia, oggi come oggi, siano solo fonte di inganno. Non solo per le notizie date, ma per le notizie taciute.
Guardati questo link http://www.visionoftibet.com/HH-Obama.htm e poi quest'altro link http://www.resistenze.org/sito/te/po/ci/poci3e25.htm e se c'è qualcuno
che è in grado di smetire le affermazioni su quanto viene descritto lo dica pure perché è in gioco la vita di TUTTI.
Un Caro Saluto
Claudio

Brando ha detto...

Guardatevi i video dell'ultima intervista a Pablo fg su Baracutey Cubano, e ditemi cosa ne pensate dell'ignoranza dei giornalisti di Miami! Saluti Brando

Roberto Ferranti ha detto...

Brando, a cosa ti riferisci quando dici dell'ignoranza dei giornalisti di Miami? Forse aggressività, intolleranza, platealmente di parte. Sicuramente hanno forzato un pò i soliti temi, mettendo in imbarazzo Paulito, che comunque ha dimostrato di non essere capace di contestare alcune affremazioni (sembra fattissimo!).
Manolin al contrario è da ammirare nei suoi interventi, chiaro, conciso, con idee nuove a MIami, di tolleranza, apertura.
Comunque chi può "esta noche pa el Dolce, a gozar!"