18 novembre 2008

Vivere a Cuba, Yoani: senza gambe e con il trofeo

di Yoani Sanchez da Generacion Y traduzione di Gordiano Lupi
Giorni fa, quando sono venuta a sapere che Generación Y era finalista nei premi del sito internet bitácoras.com (http://bitacoras.com), ho scritto una lettera agli organizzatori dell’evento. Ho saputo oggi del premio dalla giuria e le poche righe scritte quel martedì risultano adeguate per celebrare il trionfo:

Arrivi o non arrivi, vinca o non vinca, mi sento come il corridore handicappato* che riesce a raggiungere la meta, anche se lo fa dopo che tutti hanno oltrepassato lo stendardo. Nel mio caso, la spiegazione non è quella di essere andata avanti, quanto di aver vinto i miei stessi demoni che mi hanno detto tante volte “Molla la corsa”, “Non vale la pena”, “Non puoi fare niente”.

Perché sì, amici, abbiamo oltrepassato la linea. Io coinvolgendo, voi dando animo e alcuni con i loro insulti a fare da incentivo. Peccato che lo stadio sia mezzo vuoto, perché mancano coloro che dentro Cuba non possono accedere al mio sito. A loro, affinché intraprendano le loro proprie maratone, dedico questo premio.

* Chiarisco che l’handicappato non sta gareggiando nei giochi paraolimpici, ma con altri che hanno tutte le loro membra disponibili.