Arrivi o non arrivi, vinca o non vinca, mi sento come il corridore handicappato* che riesce a raggiungere la meta, anche se lo fa dopo che tutti hanno oltrepassato lo stendardo. Nel mio caso, la spiegazione non è quella di essere andata avanti, quanto di aver vinto i miei stessi demoni che mi hanno detto tante volte “Molla la corsa”, “Non vale la pena”, “Non puoi fare niente”.
Perché sì, amici, abbiamo oltrepassato la linea. Io coinvolgendo, voi dando animo e alcuni con i loro insulti a fare da incentivo. Peccato che lo stadio sia mezzo vuoto, perché mancano coloro che dentro Cuba non possono accedere al mio sito. A loro, affinché intraprendano le loro proprie maratone, dedico questo premio.
* Chiarisco che l’handicappato non sta gareggiando nei giochi paraolimpici, ma con altri che hanno tutte le loro membra disponibili.
1 commento:
Saludos FERRATI
Posta un commento