20 settembre 2008

Vivere a Cuba, Yoani: il peccato originale

di Yoani Sanchez da Generaciòn Y traduzione di Gordiano Lupi
17 Settembre 2008
Agosto e settembre hanno rappresentato una dura prova per le tanto sospirate riforme economiche, che sembrano naufragate prima ancora di levare le ancore. “Devi avere fiducia nella gestione di Raúl Castro” mi esorta un’amica notando la mia diffidenza. “Presto saranno incrementate nuove misure” mi ha assicurato la stessa signora, circa tre mesi fa. Lei appartiene al gruppo di quelli che sperano che i governanti possano risolvere i nostri attuali problemi - una buona parte dei quali sono stati creati da loro stessi per colpa di proibizioni assurde -. Io faccio parte del gruppetto degli scettici.

Il dubbio deriva dal cosiddetto “peccato originale” del governo di Raúl: non è stato eletto dal popolo, ma è frutto di una successione sanguinea e dinastica. Non è stato scelto avendo - almeno - un concorrente e, secondo me, una nomina senza alternativa non è un’elezione.
L’attuale Presidente non ha proposto un programma, non si è impegnato di fronte ai suoi elettori e questo comporta che non debba rendere conto del suo operato. Le tanto necessarie misure possono tardare un anno o un quinquennio perché il suo posto di comando non dipende dalla loro realizzazione. Raggiunse, senza avversari, la mela tentatrice del potere. Adesso può mangiarsela senza fretta, perché non sono stati i nostri voti la strada che l’ha portato a raggiungerla.
Traduzione della didascialia: I frigoriferi non mentono in merito ai ”miglioramenti economici".

Nessun commento: