12 settembre 2008

Vivere a Cuba: Ike, lento ritorno alla normalità

da Cubanite

Almeno all'Avana,. dove oggi non ha piovuto e dal cielo denso di nuvole bianche spesso di affacciava il sole.

In molte zone del resto di Cuba si continuerà a lungo a soffrire. Il ritorno dell'energia elettica ripristinata, non senza probemi in quasi tutta l'Avana (da noi è arrivata nella notte), permette di vedere in televisione le terrificanti immagini dei danni.

I cicloni Gustav ed Ike passati a una sola settimana di distanza hanno dato un durissimo all'economia cubana danneggiando parzialmente o completamente oltre 300.000 case. Il solo Ike ne ha distrutte completamente 30.000. Molte città e paesi sembrano usciti da un bombardamento. Le fortissime piogge portate dalla coda del ciclone hanno causato grandi allagamenti, fino ad oggi erano interrotte in più punti sia la carretera Central che, nella provincia di Cienfuegos la Autopista Nacional.

Il mare, soprattutto sulla costa sud della Provincia dell'Havana soprattutto a Playa Majana è pernetrato per oltre 3 chilometri. Per alcune ore la città di Trinidad è stata isolata via terra. Nell'oriente cubano particolarmete coltite le province di Holguin (soprattutto i municipi di Banes, Mayari e Moa) e Camagüey. Semidistrutte località come Gibara e Puerto Padre.

Non sono ancora quantificabili ma sono enormi i danni all'agricoltura, tanto che esperti del settore auspicano una riconversione delle coltivazioni, meno plataneti e yucca, più mais e boniato che sembra resistano meglio agli uragani. Il motto ora è salvare il salvabile, raccogliendo tutti quei prodotti articoli che possano essere utilizzati, ma prevedo che ci sarà penuria di molti prodotti nelle prossime settimane.

I morti di questo ultimo ciclone dovrebbero essere a Cuba sei dei quali uno anche all'Avana, perito sotto le macerie nella casa crollata sul malecon di cui ho scritto ieri. Gli esperti temono che una volta tornato il bel tempo il sole asciuugando rapidamente le pareti possa provocare altri crolli soprattutto all' Avana Vecchia e nel Centro Avana. Molte persone sono sfollate in via precauzionale, un paio di famiglie attendono il corso degli eventi nella hall del Bacardì.

Le scuole nella parte centrale e occidentale del Paese non riapriranno prima di lunedì.

Migliaia di famiglie cubane hanno praticamente perso tutto quello che possevano, molte associazioni umanitarie mondiali e italiane, in prima linea le associazioni di amicizia Italia - Cuba hanno iniziato raccolte fondi per i dannificati, se potete mettete una mano sul cuore ... e l'altra al portafoglio!

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