Pinar del Rio, 10 settembre. Intense piogge persistono oggi in questa punta occidentale di Cuba a causa degli effetti dell’uragano Ike. Secondo le statistiche, le più alte precipitazioni accumulate nelle ultime 24 ore, hanno superato i 300 millimetri, registrati principalmente in Paso Real de San Diego, comune di Los Palacios (circa 90 chilometri dalla capitale cubana), uno dei punti dove l‘occhio del ciclone ha colpito.
Le forti piogge hanno causato lo straripamento di fiumi, tra cui il Cuyaguateje, il più occidentale di questa nazione, che ha causato l’interruzione del collegamento tra la città di Isabel Rubio e la città Guane.
Più di 150 mila abitanti della zona, restano protetti in rifugi, case di parenti o amici, in attesa di un miglioramento delle condizioni atmosferiche, che si spera inizi a partire da domani.
La provincia è senza energia elettrica, anche se i gruppi che ancora funzionano sono sufficienti a mantenere la continuità dei servizi essenziali quali l'approvvigionamento idrico e le cure mediche.
Ike, che ha abbandonato l’isola nel pomeriggio di Martedì, ha lasciato sull'isola la sua scia distruttiva di case ed edifici demoliti; piantagioni di frutta, cereali e ortaggi scomparsi, straripamento di fiumi, inondazioni e le penetrazioni del mare all‘interno delle città.
Le forti piogge hanno causato lo straripamento di fiumi, tra cui il Cuyaguateje, il più occidentale di questa nazione, che ha causato l’interruzione del collegamento tra la città di Isabel Rubio e la città Guane.
Più di 150 mila abitanti della zona, restano protetti in rifugi, case di parenti o amici, in attesa di un miglioramento delle condizioni atmosferiche, che si spera inizi a partire da domani.
La provincia è senza energia elettrica, anche se i gruppi che ancora funzionano sono sufficienti a mantenere la continuità dei servizi essenziali quali l'approvvigionamento idrico e le cure mediche.
Ike, che ha abbandonato l’isola nel pomeriggio di Martedì, ha lasciato sull'isola la sua scia distruttiva di case ed edifici demoliti; piantagioni di frutta, cereali e ortaggi scomparsi, straripamento di fiumi, inondazioni e le penetrazioni del mare all‘interno delle città.
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