Gorki liberato, condannato al pagamento di una multa di 600 pesos, da "pericoloso sociale" è ora definito "disobbediente".
L'arresto di Gorki ha suscitato una pressione internazionale sul caso. Organi di stampa ufficiali, oltre alla blogsfera, hanno lanciato la notizia, ed alcuni di loro l'hanno seguita quotidianamente (una TV spagnola era presente al processo).
Forse per questo le autorità cubane hanno deciso di alleggerire le accuse al cantante.
Forse però c'è anche un'altro aspetto da sottolineare. L'azione repressiva nei confronti di Gorki potrebbe essere una manovra del regime dell'isola per dimostrare alla comunità internazionale che, sull'isola, il pugno continua ad essere duro verso chi contesta il regime. E' cambiato il modo di reprimere le voci del dissenso.
Dagli arresti di massa, plateali e propagandati in tuttto il mondo, a fermi di polizia di alcune ore, o di qualche giorno, mirati più ad evitare e prevenire manifestazioni pubbliche di dissenso, anche se ultimamente gli arresti a dissidenti politici e di coscienza sono diminuiti, sono aumentate le detenzioni arbitrarie temporane.
Dagli arresti di massa, plateali e propagandati in tuttto il mondo, a fermi di polizia di alcune ore, o di qualche giorno, mirati più ad evitare e prevenire manifestazioni pubbliche di dissenso, anche se ultimamente gli arresti a dissidenti politici e di coscienza sono diminuiti, sono aumentate le detenzioni arbitrarie temporane.
Il successo di Gorki NON DEVE FARCI DIMENTICARE TUTTI I DISSIDENTI DI COSCIENZA E POLITICI DETENUTI INGIUSTAMENTE, IN CONDIZIONI DISUMANE, CONTRO OGNI DIRITTO UMANO INTERNAZIONALE, NELLE PRIGIONI DELL'ISOLA. LE COSE POSSONO CAMBIARE!
[Rob Ferranti]
[Rob Ferranti]
fotografie di Rui Ferreira blog Herejias y Caipirinhas 2.0
da Penultimos Dias
Ricevuta una telefonata da Yoani, risultato del processo: Gorki condannato al pagamento di una multa di 600 pesos. L'accusa è stata tramutata da "pericolosità preventiva" a "disobbedienza". Secondo Yoani, “la pressione è valsa la pena”.
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