04 giugno 2008

Fuggire da Cuba: il cammino

Una donna, che non è mia madre, mi reclama, mi fa salutare tutti, mi prepara la valigia con poche cose.

Non so dove mi sta portando, però sò che devo seguire i suoi passi dolorosi per non essere sconfitta nell'abbondanza.


Mi ha chiuso gli occhi, così che non possa ricordarmi la bontà della mia vita di prima.


Il cammino incerto che mi mostra è pieno di dubbi ed erbaccia, però mi è proibito domandare.

Non è un mio dovere seguirla, invece la seguo nella certezza che mi è impossibile ritornare.


di Ivis Acosta Ferrer dal blog Memorias de una cubanita

1 commento:

Ivis ha detto...

Hola, he descubierto este texto mío en tu blog. Muchísimas gracias por traducirlo. Es la primera vez que alguien traduce un texto mío, ¡qué ilusión!