01 maggio 2008

Di dove sono i cartelli?


Questa domenica nel telegiornale il presidente della centrale dei lavoratori di Cuba annunciava un 1 Maggio dove si evidenzia la "creatività inventiva" del nostro popolo. Le parole erano accompagnate da immagini di migliaia di persone che sfilano in una piazza piena di cartelli, bandiere e magliette multicolore. A veder tanta esuberanza, mi tornò il dubbio di dove si confezionano tutti questi elementi vistosi che risplendono sotto il sole di Maggio.

Se seguiamo le parole di Salvador Valdés Mesa (segretario generale della Centrale dei lavoratori di Cuba), si tratta di una iniziativa dei cittadini che disegnano, colorano e scrivono i posters e l'abbigliamento. Invece tutti sappiamo che non è possibile comprare in pesos cubano (la moneta ufficiale con cui vengono pagati i lavoratori) nè una bandiera nè colori e men che meno magliette o cappellini.
Da dover vengono quindi questi cartelli che pretendono essere frutto della spontaneità popolare?

Conosco la risposta ed ha poco a che vedere con l'arditezza di un operaio che scrive le sue domande sopra una tela. Non sembra neanche la decisione di un sindacato autonomo che organizza manifesti affinchè i suoi membri possano ottenere migliorie lavorative. La maggioranza di queste iscrizioni sono orientate e disegnate per colore che le ammirano "estasiati" dalla tribuna. Loro sanno bene che se lasciano ai lavoratori
da soli scrivere i propri cartelli, probabilmente direbbero altre cose.

di Yoani Sanchez sul blog Generación Y

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