Volevo completare il discorso
iniziato ieri riguardante le prospettive lavorative di chi cerca di vedere un
futuro a Cuba.
Come accennavo ieri bisogna
fare le cose meglio rispetto a quello che viene fatto oggi.
La domanda potrebbe essere
“perche' non lo possono fare i cubani?”.
La risposta e' semplice e
articolata allo stesso tempo.
Semplice perche' sarebbe facile
per chi conosce la predisposizione al lavoro di molti cubani, soprattutto qua'
da noi dove, senza generalizzare, non e' arrivato il meglio della societa'
cubana, affermare che la cosa e' piuttosto improbabile.
Intanto e' solo da pochissimi
anni che si affacciano al mondo VERO el lavoro, Quel mondo in cui ti alzi la
mattina e vai a lavorare davvero,in cui devi produrre, in cui sei pagato
adeguatamente, in cui rispondi in prima persona di cio' che fai, in cui il “yo
no temgo la culpa” non serve a nulla, in cui se sei in gamba vai avanti,se non
vali un cazzo vai a casa.
Nello specifico voglio entrare
nel merito degli esempi che ho fatto l'altro giorno e che ho vissuto sulla mia
pelle, di cazzari che parlano al vento ce ne sono in giro fin troppi.
-Il primo esempio che ho
portato e' quello dell'albanil (muratore).
A prescindare dalle differenze
fra un italiano con 30 anni di lavoro alle spalle e un cubano che ha iniziato
da poco le diversita' sono tutte facilmente riscontrabili.
Il mio amico, qualora decida di
passare un po' il tempo guadagnando qualcosa arriva sul lavoro provvisto di
tutto cio' che serve.
Chiunque abbia avuto a che fare
con un albanil sa di cosa parlo.
Il mio e' sveglio e ha anche
una discreta predisposizione al lavoro, pero' arriva con il minimo essenziale
per il resto non ha un cazzo.
Se c'e da fare dei buchi nel
muro col trapano deve andare a rentarlo, perdendo tempo, se deve tagliare le
piastrelle deve rentare la macchina che lo fa', se non e' disponibile perche'
il proprietario la sta' usando,allora deve segnare i tagli su ogni piastrella e
portarla, con una pachanga dove il tizio la sta' usando perdendo, con gli
spostamenti, mezza giornata.
Il pintor e' un miracolo se ti
arriva col pennello e se ne ha uno e' piccolino e ci mette una vita, oppure gli
compri tu quello piu' grande.
Forse a La Habana la cosa e'
differente ma a Tunas funziona cosi'.
Servono soldi da investire e
loro quasi mai li hanno, e se li hanno li spendono ad minchiam.
Il mio col grano che sta'
guadagnando pensate che abbia comprato cio' che gli serve?
Un cavallo.
Ha comprato un cavallo........
-Sui prosciutti c'e' poco da
dire, o si sa cio' di cui si sta' parlando oppure si...inventa col poco che si
puo' investire.
-Il discorso paladar e' ancora
piu' complesso e ne parlero' a parte, dico solo che quasi tutti viaggiano con
una cucina da casa, con 4 fogon, se non capiscono che prima la gente mangia e
prima si liberano i tavoli per altra gente allora e' inutile discutere.
Il paladar La Romana ha una
cucina da ristorante infatti in 20 minuti ti arriva il mangiare.
Ma una cucina vera costa una
barca di soldi.....
-Sul discorso relativo alla
palestra siamo sempre su questi argomenti, se metto musica ci vuole un impianto
apposta e il piu' sgualfo costa 200 cuc, senza parlare di portare giu' cose che
a Cuba non si trovano in alcun modo.
In generale il discorso riguarda
i tempi di rientro da un qualsivoglia investimento.
Da noi, prima della crisi, si
parlava per un certo tipo di investimento di tempi di rientro che variavano fra
i 3 e i 5 anni, oggi andare oltre i 2 anni puo' essere rischioso.
Queste regole valgono per tutto
il mondo ma a Cuba la cosa e' differente.
La stragrande maggioranza di
chi investe in un'impresa, piccola o media, lo fa' impegnandosi anche la
verginita' della prima figlia femmina.
Si giocano quello che hanno e
che non hanno, si riempiono di debiti per poter iniziare a muoversi.
In queste condizioni hanno
l'assoluta necessita' di portare a casa soldi dal primo giorno di apertura.
Devono, da subito, poter
guadagnare perche' oltre a cio' che devono restituire quasi sempre c'e' una
famiglia da mantenere.
Noi sappiamo bene che in un
investimento, anche modesto, possono passare mesi prima di poter vedere
qualcosa, mesi in cui magari devi anche aggiungere del grano per far fronte a
spese non spesso preventivabili.
Funziona cosi' ma loro non se
lo possono permettere nella gran parte dei casi.
Noi si, possiamo investire,
iniziare a lavorare ed aspettare che arrivino i frutti.
Possiamo investire piu' soldi,
dare un servizio migliore, dare piu' qualita' senza aspettaci immediati
benefici.
Tanto se si lavora bene, prima
o poi quelli arrivano.
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