24 marzo 2009

Dissidenti a Cuba: con tutta umiltà

di Reinaldo Escobar da Desde Aqui
Non si dovrebbe aspettare la data commemorativa della "primavera nera" del 2003 per affrontare il tema, ma quello che non si può accettare è che passino i giorni 18 e 19 di Marzo, e che uno possa restare tranquillo, sapendo che, da sei anni, 75 cubani sono in prigione per l'unico delitto di aver dimostrato pubblicamente la loro discrepanza con il governo.

Quando dico uno parlo di me e di tutti quelli che abbiano la remota possibilità di fare qualcosa per promuovere la libertà di queste persone.
Quando parlo di 75 persone includo tutti, quelli che fisicamente sono ancora dietro le sbarre, e quelli che sono stati "beneficiati", con licenze extra-penali, per motivi di salute.
Per caso Raul Rivero e Manuel Vazquez Portal non sono ancora in prigione? Volete dirmi che Hector Palacios e Oscar Espinosa Chepe sono stati liberati, indultati, amnistiati, assolti, o qualcosa di simile?

Ho pena per il mio paese, , mi vergongo a dover confessare a chiunque che vivo in una nazione dove una persona come Adolfo Fernandez Sainz condivide una cella con delinquenti comuni, che Pedro Arguelles è stato legato ad una catena per non aver voluto indossare l'uniforme di prigioniero, o che Pablo Pacheco, come quasi tutti, hanno abbandonato l'essere una persona in salute.

Non è il pregiudizio giornalistico, dovrei scrivere una lunga lista di nomi, quello che mi impedisce di menzionarli tutti. Parlo solo di quelli che conosco, di quelle persone persone delle quali mi sento orgoglioso essere amico. Ogni giorno che si somma a questa condanna è un insulto a molte cose, al diritto, alla nostra storia, alla patria.
Come posso giocare con mia nipote, bere una birra o andare alla spiaggia, quando sono un complice reo confesso degli stessi delitti che loro hanno commesso?

Non voglio concludere questo commento senza menzionare il nome dell'unico responsabile di questa situazione. Si chiama Fidel Castro Ruz. Solo quando lui impartirà l'ordine o quando sarà definitivamente incapacitato per impedire che qualcun'altro lo faccia, i miei amici resteranno in carcere.
Siccome non sono nella posizione di esigere la loro libertà, uso questo insignificante spazio per chiederle, con tutta umiltà, che usi il suo telefono per chiamare suo fratello minore o al Ministro degli Interni e chieda la scarcerazione di chi lui stesso incarcerò.

Chissà che la squadra di baseball cubana vinca il mondiale e che nella felicità del momento non decida di concedere un'amnistia!

1 commento:

GaviotaZalas ha detto...

Es muy profundo este post,, es un grito que muchos se niegan a escuchar, el grito de la Cuba herida,,,
Hasta cuando...
gracias Roberto, no me canso de ringraziarti per il tuo amore per Cuba....


pd. questa sera comincio a tradurre la sentenza ...