08 agosto 2008

La politica di Cuba: Aguero bloccata a Bonn, Cuba le nega il visto

di Gianluca Pasini da Gazzetta dello sport

Pechino, 8 agosto 2008. Non è finito il calvario di Tai Aguero, la campionessa italo-cubana che ha lasciato il Villaggio olimpico per cercare di raggiungere Cuba dove la mamma è in fin di vita.

BONN - Da più di un giorno Tai si trova a Bonn dove spera di avere un visto per tornare nel suo Paese natale per riabbracciare la mamma Dulce Fedora. Per ottenerlo Aguero non è scesa in campo da sola, ci hanno provato sia il governo italiano, sia il Coni e naturalmente la federazione pallavolo.
CUBA DICE NO - Ma finora tutti i tentativi sono stati vani: Cuba si è irrigidita non può dimenticare che proprio Tai Aguero fu la prima di una serie di "fuggiaschi" (o disertori come li chiamano loro) che scelsero l’Italia per cominciare una nuova vita, abbandonando la Nazionale caraibica. Ora neppure di fronte al dramma umano sembrano disposti a tornare indietro e ad aprire le porte dell’Isola di Fidel Castro a Tai Aguero, che teme di non poter riabbracciare mai più la mamma.
MARITO - A Cuba ha mandato il marito, Alessio Botteghi, che la tiene costantemente aggiornata, ma questo per lei non può bastare. Nella sua mente è troppo vivo ancora il ricordo di quello che ha vissuto due anni fa, quando le venne negato il permesso per rivedere il papà gravemente malato. Oggi sembra destinata a dover rivivere quei tragici e dolorosi momenti, per di più in un albergo di Bonn, lontana da tutti gli affetti più cari, mentre la sua nuova nazionale (quella italiana incomincia il torneo olimpico contro la Russia). La ragione di stato (e quello che ha comportato per Cuba la fuga di Tai) sembra prevalere sull’umanità.

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