16 maggio 2008

Il giorno delle madri o "una madre al giorno"

(Testo scritto Domenica, 11 maggio… in attesa di una connessione Internet che è arrivata solo oggi).

Mio figlio diventa un uomo e richiede già un proprio spazio. Al momento il suo territorio è breve: una camera, il caos di chi è annoiato dall’ordine delle cose e fa suo lo slogan anarchico "Voglio fare ciò che mi pare."

Posso già prevedere quando il le sue richieste di autonomia riguarderanno la sua città e il suo paese. Quando avrà raggiunto la conquista, dall’appendere alle pareti le sue icone al voler esternare la necessità delle sue "scomode" preferenze.

Il giorno verrà in cui non gli basterà il taglio di capelli, la moda o la musica per sentirsi diverso. Se sarà poi un, reazionario o estremista, con la complicità assoluta “sentitemi bene” di sua madre.

Non sarà mai allontanato dalla casa, non saranno mai denunciate le sue azioni, non rinnegherò né chiarirò, per tutelare la mia responsabilità, dicendo "non l‘ho educato per questo."

Dopo tutto anche lui ha dovuto sopportarmi e sostenermi. Sarà quello che sarà: piromane, contestatore, magari indifferente, mi avrà al suo fianco.

Dovrei chiedergli se farà lo stesso con me. Se un giorno questo blog, la mia storia, i miei eccessi, non peseranno troppo sulla sua vita.

di Yoani Sanchez sul blog Generaciòn Y

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