29 novembre 2009

Repressione a Cuba: arrestato Juan Juan Almeida, figlio dell'eroe della rivoluzione

Per la prima volta Yoani Sanchez si schiera apertamente ed esplicitamente con i dissidenti "tradizionali". Oggi che si è divulgata la notizia dell'arresto di Juan Juan Almeida, figlio di Juan Almeida (nella foto), uno dei padri della rivoluzione recentemente scomparso, Yoani è in prima linea sulla questione rilanciando su Twitter ripetuti messaggi.

Nell'articolo che segue di Gordiano Lupi, gli ultimi aggiornamenti sull'arresto e sul chiarimento con Zoe Valdes, Yoani dichiara testualmente: "Sento che noi blogger contemporanei dobbiamo molto al valente lavoro dei giornalisti indipendenti che da oltre vent’anni rischiano sulla propria pelle per produrre informazione libera."

ARRESTATO JUAN JUAN ALMEIDA
Il reato? aver chiesto democrazia e cambiamenti... Yoani Sanchez commenta su Twitter

Tutto sembra far capire che Juan Juan Almeida - figlio di Juan Almeida, uno dei padri della Rivoluzione cubana recentemente scomparso - sia stato arrestato questa sera dalla Sicurezza di Stato senza che stampa e televisione abbiano dato la notizia. La sistematica violazione dei diritti umani a Cuba attraversa uno dei momenti più duri. Il sito www.penultimosdias.com, bene informato sulle questioni della dissidenza cubana, afferma che Juan Juan sarebbe detenuto nel carcere di Villa Marista. La Sicurezza di Stato ha contattato Brenda, la sorella di Juan Juan, per dirle: “Tuo fratello non è scomparso, ma è agli arresti per essere uscito in strada con un cartello dal contenuto controrivoluzionario. Domani porta un asciugamano e i suoi effetti personali. Non sappiamo fino a quando resterà in galera”. Quel cartello conteneva una ferma richiesta di libertà, democrazia e cambiamento.

Yoani Sánchez si è occupata della questione lanciando ripetuti messaggi su Twitter. Tra l’altro la blogger sta attraversando un periodo difficile, non può rispondere alle numerose mail che giungono da tutto il mondo (neppure alle mie) perché sono settimane che non riesce a collegarsi a Internet. Persino i suoi ultimi post sono stati dettati per telefono. Ecco alcune dichiarazioni di Yoani Sánchez a proposito di diritti umani e della questione Juan Juan Almeida: “Il mio appoggio va a tutti coloro che non possono uscire ed entrare liberamente nel proprio paese. In questo periodo sono molto vicina a Juan Juan Almeida che è stato arrestato per essere uscito in strada brandendo un cartello che chiedeva democrazia e la rinuncia dell’attuale presidente. Trovo assurdo che nel mio paese si possa arrestare una persona soltanto perché esprime opinioni scrivendole sopra un cartello”.
Indira Omana, la figlia di Juan Juan Almeida mi ha contattato tramite Facebook pregandomi di scrivere un pezzo sulla triste vicenda. Riferisce Indira che la sua famiglia è in pena per la sorte del padre, soprattutto perché non è dato sapere quando verrà rilasciato.

Yoani Sánchez prosegue nella sua attività di critica al sistema senza paura di reazioni. Questa notte, durante una riunione clandestina in casa sua, lancerà il libro Boring Home Utopics del blogger Orlando Luís Pardo Lazo (Lunes de Post Revolucion), che festeggia la prima edizione cartacea. Yoani Sánchez desidera ringraziare la scrittrice cubana Zoe Valdés per le sue critiche e per l’attenzione che di solito riserva alle sue parole. Afferma che non può dimenticare i momenti di passione e sentimento con cui ha sempre letto i grandi libri della scrittrice, veri monumenti della cultura cubana. Yoani ci tiene a stigmatizzare le polemiche interne, sa che la lotta che sta conducendo deve avere un solo nemico e non ci possono essere divisioni.
“Sento che noi blogger contemporanei dobbiamo molto al valente lavoro dei giornalisti indipendenti che da oltre vent’anni rischiano sulla propria pelle per produrre informazione libera”, sostiene.
Non ci devono essere divisioni tra blogger e neppure tra giornalisti indipendenti. Yoani riconosce che prima di lei e dei blogger che la circondano sono stati in molti a lavorare per la libertà: Raúl Rivero, Tania Quintero e Julio San Francisco non sono che alcuni. Non servono divisioni, ma unità. Il muro può essere abbattuto soltanto con l’aiuto di tutti: giornalisti indipendenti, oppositori, blogger e cittadini.

Il Granma ha insultato Yoani Sánchez, paragonandola a un animale a quattro zampe, ma la blogger controbatte: “Meglio un animale a quattro zampe di un animale che si muove bene nell’opportunismo. In ogni caso la mia regola di vita è non insultare nessuno e non usare la violenza verbale… non voglio lasciare l’esasperazione ai miei figli. In un paese diverso avrei potuto denunciare il Granma per diffamazione, qui non è possibile e poi gli insulti di quel giornale li considero onori”.
In ogni caso la preoccupazione di queste ore è tutta per Juan Juan Almeida. Yoani Sánchez si rivolge all’agente della Sicurezza di Stato che trattiene il cellulare del dissidente e chiede a viva voce: “Che cosa sta succedendo a Juan Juan? Quando lo rilascerete?”.
In uno Stato di diritto esiste la certezza della pena. In uno Stato di polizia esiste l’incertezza su tutto…

Gordiano Lupi
www.infol.it/lupi

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