27 dicembre 2008

Vivere a Cuba, Yoani: nascita?

da Generaciòn Y traduzione di Gordiano Lupi

Oggi potrebbe essere il 3 giugno o il 9 settembre, perché soltanto pochi particolari indicano che siamo a Natale. Sono davvero in pochi a scambiarsi auguri per strada. Se lo paragoniamo al 25 dicembre dell’anno passato, questo è un giorno con meno speranze e aspettative verso il futuro. Sono passati più di dodici mesi da quando abbiamo previsto - nell’intimità della famiglia e tra amici - presunte riforme, che si sono fermate a un telefono cellulare e a una stanza di hotel che non possiamo pagare.
Il gallo oggi canterà per un popolo che ha ridotto le sue azioni a un verbo che non paga: sperare. Intanto, la mia agenda telefonica accumula cancellature per gli amici che emigrano e il nostro presidente salta come un gatto in gabbia quando gli parlano di dissidenti prigionieri. Come siamo progrediti poco durante questo 2008! Quanti ridicoli passi nello stesso posto, abbiamo compiuto fino a questo dicembre!

1 commento:

GaviotaZalas ha detto...

buon riassunto con poche parole penso sia questa la carta vincente di Yoani, poco e diretto al assunto.
saluti